Cosa fare con le ceneri del defunto?

06.11.2023

Le ceneri di una persona defunta, risultanti dalla cremazione, possono essere gestite in vari modi, a seconda delle preferenze della famiglia e delle normative locali. Ecco alcune delle opzioni più comuni su cosa fare con le ceneri di un defunto:

  1. Sepoltura in un Cimitero: Molte persone scelgono di seppellire le ceneri in un cimitero. Questa opzione offre un luogo fisico in cui i familiari possono andare a commemorare la persona defunta. Molte volte, le ceneri vengono poste in un'urna sepolcrale all'interno di un loculo appositamente designato.

  2. Dispersione: La dispersione delle ceneri può essere una scelta significativa. Le ceneri possono essere disperse in luoghi significativi per il defunto o la sua famiglia, come un parco, un fiume, l'oceano o un luogo che aveva un significato speciale.

  3. Conservazione a Casa: Alcune famiglie scelgono di tenere le ceneri a casa in un'urna commemorativa. Questo offre un senso di vicinanza e presenza continua del defunto. Le ceneri possono essere conservate in un'apposita urna commemorativa o in una scatola adatta.

  4. Scultura di Ceneri in Diamanti o Gioielli: Alcune aziende specializzate offrono la possibilità di trasformare una piccola quantità di ceneri in un diamante sintetico o in gioielli personalizzati. Questo offre un modo unico di conservare la memoria del defunto.

  5. Sepoltura in un Urna Biodegradabile: Esistono urne biodegradabili realizzate con materiali ecologici che si degradano naturalmente nel terreno o nell'acqua. Questa è un'opzione ideale per chi vuole contribuire alla conservazione dell'ambiente.

  6. Parte di Opere d'Arte o di un Albero Memoriale: Alcune persone scelgono di integrare le ceneri in opere d'arte o di piantare un albero memoriale con le ceneri al suo interno.

  7. Contributo a Ricerca Medica o Scientifica: In alcuni casi, le ceneri possono essere donate a scopi di ricerca medica o scientifica, come l'istituzione di donazioni per la ricerca sulla salute. Prima di prendere una decisione su cosa fare con le ceneri, è importante consultare le leggi e i regolamenti locali, comprese le normative sanitarie e ambientali che possono variare da luogo a luogo. Inoltre, è fondamentale coinvolgere la famiglia e discutere le preferenze del defunto, se conosciute, per prendere una decisione informata che rispetti la sua memoria e le leggi locali.   

    Si possono disperdere le ceneri del defunto?

    Se il defunto ha lasciato delle disposizioni diverse, non è possibile né praticare la cremazione né, conseguentemente, disperdere le ceneri. La sua volontà può essere espressa da lui stesso o dai suoi familiari in questo modo:

    • attraverso il testamento (a meno che la disposizione sia stata revocata successivamente e di suo pugno dal defunto),
    • con l'iscrizione ad un'associazione riconosciuta che abbia tra i fini statutari la cremazione dei propri associati (sempre quando non c'è una revoca successiva, come nel caso del testamento). L'iscrizione deve essere certificata dal rappresentante legale e prevale su un eventuale parere contrario dei parenti del defunto;
    • se nulla è stato disposto in vita dal defunto, attraverso la volontà del coniuge o, in sua mancanza, del parente più prossimo esposta all'ufficiale di stato civile;
    • se la persona defunta è minorenne o interdetta, attraverso la volontà dei legali rappresentanti (ad esempio, i genitori del minore o chi ne fa le veci).
    • Se si decide di disperdere le ceneri in natura, cioè in uno spazio pubblico, deve essere fatto solo nelle zone consentite dalle autorità. Ad esempio, è vietato buttare le ceneri nei centri abitati.
    • Se il luogo individuato è un'area privata, ci deve essere l'autorizzazione del proprietario e mai deve essere fatto a scopo di lucro. Per capirci: non si può chiedere del denaro in cambio del permesso per disperdere le ceneri nel proprio terreno.

      Per quanto riguarda la possibilità di buttare le ceneri in mare, è consentito farlo nei tratti liberi da natanti o da manufatti e ad almeno 100 metri dalla riva. Significa che, ad esempio, non si può fare in una spiaggia o da uno scoglio sotto il quale c'è una caletta dove di sotto si fa il bagno. Oppure vicino ad un porto o ad una rimessa di barche. Lo stesso vale per fiumi e laghi. In ogni caso, ci deve essere l'autorizzazione del Comune.

      Attenzione: a disperdere le ceneri deve essere solo la persona indicata dal defunto. Nel caso in cui non sia stata espressa questa volontà, possono farlo:

      • il coniuge;
      • i figli;
      • altri familiari che ne hanno il diritto;
      • l'esecutore testamentario;
      • il legale rappresentante dell'associazione di cremazione di cui abbiamo parlato sopra;
      • il personale autorizzato dal Comune che svolge attività di servizio funebre 
      • Si possono tenere le ceneri in casa?

        Separarsi per sempre da una persona che si ama è tremendo. Tenersi a casa la salma è impensabile. Tenersi, invece, le sue ceneri in un'urna in casa, quasi a mantenere in qualche modo quell'unione eterna, è possibile?

        Legalmente, è possibile. Fermo restando l'obbligo di sigillare l'urna, le modalità di conservazione delle ceneri sono stabilite dalle Regioni e dai Comuni.

        In ogni caso, il defunto deve aver specificato questa sua volontà e l'urna – oltre ad essere obbligatoriamente sigillata, deve riportare i dati anagrafici del defunto.

        La consegna ai familiari deve essere verbalizzata e deve essere data idonea garanzia affinché i luoghi in cui le urne sono collocate non vengano profanati, ovvero che l'urna non possa essere rimossa.

        Per tenere le ceneri del defunto in casa occorre presentare istanza scritta all'ufficiale dello stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso. Alla domanda bisogna allegare copia conforme, anche per estratto, del testamento pubblicato, o altro atto da cui emerge la volontà del defunto. In assenza, la volontà verrà sottoscritta dal coniuge, o dai parenti più prossimi, ai quali sia stato lasciato l'incarico morale di provvedere. Serve, inoltre, una marca da bollo di 16 euro.